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L’Unione degli Istriani respinge le dichiarazioni del Presidente sloveno Pahor

13 Febbraio 2019

L’UNIONE DEGLI ISTRIANI RESPINGE, IN UNA NOTA TRASMESSA A LUBIANA, ALCUNE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE SLOVENO BORUT PAHOR CONTENUTE NELLA SUA LETTERA INVIATA AL NOSTRO CAPO DELLO STATO

L’Unione degli Istriani respinge al mittente alcuni passaggi del presidente sloveno Borut Pahor, contenuti nella sua lettera inviata lunedì scorso al Quirinale e resi noti alla stampa, secondo il quale sarebbero da considerare “inaccettabili alcune dichiarazioni di alti rappresentanti della Repubblica Italiana in occasione della Giornata del ricordo che danno l’impressione che gli eventi legati alle foibe siano stati una forma di pulizia etnica”.

In una nota trasmessa a Lubiana nella serata di martedì 12, l’Unione degli Istriani ha chiesto al Capo dello Stato sloveno “di chiarire come secondo lui debba definirsi – se non pulizia etnica – quel fenomeno che in pochi anni, attraverso terrore, omicidi ed assasinii di massa, ha costretto 350 mila italiani, cioè il 95% della popolazione autoctona da secoli dimorante e culturalmente dominante in Istria, Fiume e nelle città della Dalmazia, a fuggire ed abbandonare tutto”.

L’Unione degli Istriani ha anche ricordato a Pahor le confessioni di uno dei bracci destri di Tito, Milovan Dilas, rese nel luglio del 1991, nei giorni immediatamente successivi alle dichiarazioni d’indipendenza della Slovenia e della Croazia, al giornalista Alvaro Ranzoni sul settimanale Panorama a proposito dei possibili scenari che si sarebbero potuti aprire col dissolvimento della Jugoslavia.

Nella parte finale dell’intervista, dopo aver ricordato in che modo fu stabilito il confine interno tra Croazia e Serbia nel 1946, Dilas accennò anche alla situazione – all’epoca ben più calda – dell’Istria:

«[…] Ricordo che nel 1946 io ed Edvard Kardelj andammo in Istria a organizzare la propaganda anti-italiana. Si trattava di dimostrare alla commissione alleata che quelle terre erano jugoslave e non italiane: ci furono manifestazioni con striscioni e bandiere.

Ma non era vero? (domanda del giornalista)

Certo che non era vero. O meglio lo era solo in parte, perché in realtà gli italiani erano la maggioranza solo nei centri abitati e non nei villaggi. Ma bisognava indurre gli italiani ad andare via con pressioni d’ogni tipo. Così fu fatto.»

Foto: ANSA

Di seguito il link al comunicato stampa riportante le affermazioni del presidente sloveno.

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Dettagli

Data:
13 Febbraio 2019
Categoria Evento:

Luogo

Palazzo Tonello
Via Silvio Pellico, 2
Trieste, TS 34122 Italia

Organizzatore

Unione degli Istriani